Dunque, che sia stato tu o Linda, avete risolto il dilemma: i colori andranno alternati nello stesso ordine del cerchio in cui Kandinsky li immagina (Tav. III): giallo, verde, viola, blu, rosso, arancione e così via, in un eterno movimento, dalla nascita alla morte.
A questo punto tocca a Linda mostrare i risultati del suo lavoro: "Ho trovato chiare indicazioni sul movimento che caratterizza i colori. Per Kandinsky i due poli di riferimento sono il blu e il giallo: il blu si muove in senso centripeto, facendosi profondo e allontanandosi dallo spettatore; il giallo invece si muove in senso centrifugo, dando la sensazione di espandersi e di avvicinarsi all'osservatore. I colori intermedi agiscono come tali, muovendosi in equilibrio tra le due tensioni".
"Quindi quando Kandinsky parla della terza forza da unire alle altre, il 'movimento coreografico', lo immagina associato ai colori secondo questo criterio?"
"Penso proprio di sì! Colore, musica e movimento devono essere perfettamente abbinati, per ampliare la loro forza al massimo".
Posate i documenti sul tavolo e finalmente avete la sensazione di potervi riposare davvero: avete risolto l'enigma in ogni suo aspetto, siete arrivati a comprendere il messaggio di Kandinsky fino all'ultimo dettaglio. Hai ancora un'idea confusa di come tutto ciò potrà essere concretizzato, certo, a differenza di Linda ti mancano alcune basi; ma la sensazione è di aver raggiunto insieme la vetta di una magnifica montagna.
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