Wassily Kandinsky (o Vassilij Kandinskij)
(Mosca 1866 – Neuilly 1944)

L'infanzia e la prima giovinezza
Dopo un breve viaggio in Italia (1869) la famiglia Kandinsky si trasferisce ad Odessa, dove Wassily effettua i suoi primi studi.
Nel 1886 si trasferisce a Mosca per studiare diritto ed economia politica all'università. Nel 1892 completa gli studi e si sposa con la cugina Anja Semiakin, da cui però si separerà presto. Anche le sue prime esperienze come assistente presso la Facoltà di Legge non sono per lui convincenti; Wassily in quegli anni ha già avuto modo di viaggiare e scoprire a Parigi e a Mosca opere pittoriche che lo colpiscono, in particolare quelle degli Impressionisti.
Nel 1896 la svolta: rifiuta un incarico all'Università e si trasferisce a Monaco di Baviera per studiare pittura.

Intorno al '900 – Gli inizi
A Monaco Kandinsky entra nella scuola d'arte di Anton Azbé (frequentata anche da altre giovani promesse russe) e poi diviene allievo di Franz Von Stuck all'Accademia. Wassily entra profondamente in contatto con i fermenti artistici di questa città, che sfoceranno più tardi nell'Espressionismo; nel 1901 partecipa alla fondazione dell'associazione e scuola artistica Phalanx, di cui è presidente e insegnante.
E proprio come sua allieva conosce la giovane Gabriele Munter, con cui instaura un duraturo e intenso legame affettivo e artistico.
Tra le esposizioni della Phalanx, dell'associazione degli artisti russi, delle Secessioni di Berlino ed altre importanti mostre in tutta Europa, Kandinsky comincia a farsi conoscere e apprezzare. In quei primi anni del Novecento nasce in lui una serie di riflessioni sull'arte e sull'espressione attraverso forma e colore.

Gli anni '10
Le riflessioni degli anni precedenti confluiscono nel saggio "Lo spirituale nell'arte", scritto e pubblicato tra il '10 e il '12. Allo stesso tempo Kandinsky crea le sue prime "Composizioni". Nella teoria e nella pratica, il suo stile si trova a cavallo tra il pieno espressionismo e i primi germi dell'astrattismo. Sono anni cruciali: nel 1911 stringe amicizia col pittore Franz Marc e insieme a lui fonda "Der Blaue Reiter" (Il Cavaliere Azzurro), un almanacco per promuovere le nuove forme d'arte. Nello stesso anno entra in contatto con Schoemberg e la sua musica.
Proprio la musica riveste una grande importanza per Kandinsky: è una forma d'arte che parla un proprio linguaggio non cercando di imitare la natura, e in quanto tale diviene ispiratrice per una pittura sempre più astratta.

La guerra e l'insegnamento
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale (1914) Kandinsky rientra in Russia; qui, dopo la Rivoluzione culturale del 1917, viene chiamato a ricoprire importanti cariche di insegnamento pubblico, anche come fondatore di scuole (l'Istituto per la Cultura Pittorica e l'Accademia di Scienze Artistiche). Anche la Russia è in pieno fermento artistico con le sue avanguardie (Costruttivismo, Suprematismo); ma il regime comunista poco a poco smorza queste correnti e il clima non è più così favorevole all'arte.
Kandinsky decide così di abbandonare ancora una volta la Russia: parte nel 1921 e non vi farà più ritorno.
Ma appena giunto in Germania viene contattato da Walter Gropius che gli propone di entrare come insegnante nella scuola da lui fondata a Weimar, il Bauhaus. Qui Kandinsky ha modo di esercitare l'arte e la didattica in grande libertà e in un ambiente molto stimolante, tra architetti, designer e artisti provenienti da tutta Europa. In particolare Wassily ritrova gli amici Paul Klee e Alexej Jawlensky; con loro e con il fotografo americano Lionel Feininger fonda il gruppo "I quattro azzurri" (in ricordo del "Blaue Reiter").
Gli anni '20 sono molto proficui per la sua produzione, ormai orientata definitivamente all'astrattismo. Una corrente ancora poco apprezzata dalla critica più tradizionalista, ma sostenuta e incoraggiata dai critici più illuminati; uno su tutti il tedesco Will Grohmann, che intesse stretti rapporti diretti ed epistolari con molti artisti del periodo.
La scuola del Bauhaus però viene chiusa nel 1933 a causa del regime nazista, che opera una vera e propria messa al bando dell'arte cosiddetta "degenerata" ovvero non conforme all'idea nazionalsocialista. Kandinsky si trasferisce allora in Francia con Nina von Andreevskaja, sua seconda moglie dal 1917, che l'ha seguito da allora in tutto il suo percorso e che gli starà accanto fino alla morte.

Bibliografia su Kandinsky
"Lo spirituale nell'arte". Wassily Kandinsky. 1912
"Sguardi sul passato"(in "Tutti gli scritti"). Wassily Kandinsky. 1913
"Punto, linea, superficie". Wassili Kandinsky. 1925
"Wassily Kandinsky: Life and Work". Will Grohmann. 1958
"Kandinsky e il Blaue Reiter". Marisa Volpi. 1970
"Kandinsky ed io". Nina Kandinsky. 1976

 

 

MarienPlatz - Kandinsky (1909)

Composizione - Kandinsky

Wassily Kandinsky

Alcuni cerchi - Kandinsky (1926)

Punte nell'arco - Kandinsky (1927)

 

 

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