…ed ecco la rivelazione!

(…) Il cerchio è un legame con il cosmico, ma io l'adoro soprattutto come "forma"…
Perché il cerchio mi affascina? Perché: 1) è la forma più modesta, ma si afferma senza riguardo; 2) è precisa, ma inesauribilmente variabile; 3) è stabile e instabile allo stesso tempo; 4) sommessa e forte nello stesso tempo; 5) una tensione che porta in sé infinite tensioni. Il cerchio è una sintesi dei maggiori contrasti e unisce il concentrico con l'eccentrico in una forma e in un equilibrio. Nella terna di forme primarie (triangolo, quadrato, cerchio), il cerchio è l'indicazione più chiara per la quarta dimensione.

Dunque è il cerchio la forma da utilizzare, non c'è dubbio.
Ora che il messaggio è completo tu e Linda potete guardarvi con orgoglio per il vostro successo.
Max, seduto accanto a voi, è un po' confuso perché non ha il quadro completo della situazione; ma Linda è pronta a ricapitolarla per lui.
"E si arriverà così a unire le forze delle varie arti. Sulle strade intricate di questo nuovo regno, che come un groviglio infinito si dipana lungo oscure foreste vergini, abissi immensi, vette coperte di ghiaccio e precipizi vertiginosi, l'esploratore è condotto da una guida infallibile: il principio di necessità interiore.
La composizione scenica sarà formata inizialmente da tre elementi:
1) Movimento musicale
2) Movimento pittorico
3) Movimento coreografico

(quindi bisogna mettere insieme questi tre elementi).
Da questa osservazione ne deriva in particolare un'altra: uno stesso suono interiore può essere espresso contemporaneamente da varie arti, ognuna delle quali lo esprimerà secondo le proprie caratteristiche, aggiungendogli una ricchezza e una forza che una sola arte non potrebbe dargli.
La ripetizione degli stessi suoni, il loro sovrapporsi crea la calda atmosfera spirituale, che è necessaria a far maturare i sentimenti (anche i più delicati), così come l'atmosfera calda di una serra è la condizione necessaria e indispensabile per la maturazione dei frutti.

(ogni elemento dovrà generare lo stesso tipo di 'suono'. In sostanza, ogni colore deve essere abbinato al suono musicale che Kandinsky, nel suo libro, gli associa per natura; la forma sarà sempre quella del cerchio)".

Max non sembra molto partecipe della vostra esaltazione, l'hai già un po' inquadrato e non è il tipo da esternare granchè le proprie emozioni; ma dopo aver riflettuto si esprime positivamente:
"Il discorso fila liscio e la tua interpretazione mi sembra quella giusta. Credo proprio che abbiamo trovato il tesoro che cercavamo!"
Si scioglie finalmente in un sorriso e negli occhi gli balena una luce di commozione. Lui e Linda si lanciano in un abbraccio spontaneo, dal quale però lo vedi sottrarsi quasi subito con una nota di imbarazzo; ma è un attimo, dopo il quale vi trovate tutte e tre stretti tra voi a congratularvi, poi a commentare con vivacità le fasi della scoperta.

I discorsi proseguono piacevolmente a tavola, mangiando cibo cinese che Max ha portato dallo Shan-grill-à. Tutto sommato la sua compagnia non è male e state imparando a conoscervi meglio.
A proposito del locale orientale, Linda rievoca quella vostra fatidica serata e anche tu partecipi a raccontarla con allegria, senza o quasi imbarazzi di sorta. Inevitabilmente però, anche se vi siete ripromessi di rimandare tutto all'indomani, il discorso ricade più volte sul messaggio di Kandinsky e sulle sue possibili sfumature.
A un certo punto Max esprime un dubbio: "Ma perché Jean Arp, che aveva in mano tutti gli elementi, non ha realizzato ciò che il suo amico gli chiedeva?"
A questa domanda molto semplice un silenzio meditativo cala sulla tavola. Tu pensi di avere una risposta valida da dargli?

Sì. Vai al paragrafo 2.39

No. Vai al paragrafo 2.40