Dopo qualche secondo Linda risponde: "Perché, non hai ancora capito che possiamo fidarci? Ormai è dentro. Senza di lui non saremmo arrivati a questo punto. E poi ha iniziato il suo percorso interiore nell'arte…"
"Ho visto. A dire la verità non abbiamo mai fatto così, prima di fargli ascoltare la musica avresti dovuto parlarne con me..."
"Non saresti stato d'accordo?"
"Ma sì. Mi sono fidato di te, e a questo punto è chiaro che vuoi prepararlo per entrare nella K. Il punto è che forse dovremmo prima chiarire la questione di Milton…"
"E va bene, che venga pure da te e parlate di Milton, togliti ogni dubbio!" esclama Linda concludendo la discussione. Tutto sommato Max non è così inquietante, vuole solo essere sicuro di sapere con chi ha a che fare. Ebbene allora ha ragione Linda, andrai volentieri a stare da lui e gli farai finalmente capire che non hai nessun motivo di mentire: per quanto puoi saperne, sei davvero il nipote del loro eroe. E qualche domandina da fare in proposito ce l'hai anche tu.
Così quella sera stessa, col favore della notte, segui Max a casa sua. Le strade sono buie, nessuno dovrebbe girare a quest'ora; respiri l'aria fredda e la libertà che in questi giorni ti è mancata, ma i sensi sono in allerta. Non dimentichi di essere un fuorilegge. E non dimentichi l'ultimo sguardo di Linda quando vi siete salutati sulla porta, intenso come la stretta di mano che vi ha uniti ancora per pochi secondi, prima di separarvi: la musica è tornata nelle tue orecchie, nel tuo cervello… e senti che non se ne andrà più.
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