Un filo teso...

Il percorso collega tre paesi posti lungo la stessa strada, un filo teso fin da tempi remoti tra Savigliano e il Po. Il riferimento è anche ai fili di seta: una produzione tradizionale ormai persa, ma che un tempo era diffusissima nella zona. La campagna era costellata di gelsi, pianta indispensabile ai bachi da seta, e l'allevamento dei "bigat" si svolgeva in ogni paese; ne è un esempo il laboratorio conservatosi nel castello di Moretta.

 
     
 

...tra arte...

I tre luoghi sono uniti non solo fisicamente, ma anche spiritualmente - è il caso di dirlo - da una ricchezza di espressioni artistico-religiose dovute alla committenza dei Solaro.
Rami diversi della famiglia, in secoli diversi, hanno sentito la necessità di offrire alla comunità luoghi e oggetti di culto, facendoli costruire ex novo oppure restaurando ed abbellendo edifici già esistenti.

Lunetta dipinta sulla cappella di Maria del SS. Aiuto ai Cristiani
 
     
 
...e religiosità
La devozione dei Solaro si è espressa soprattutto - ma non solo - nei confronti della figura di Maria, rappresentata in diverse sfaccettature della sua vita e della tradizione iconografica cristiana: ecco allora la Madonna della Noce (a Villanova), Maria del Santissimo Aiuto ai Cristiani (a Monasterolo), la Beata Vergine del Pilone e la Madonna della Rosa narrate dai dipinti dell'Ayres (a Moretta). Particolare dell'"Educazione della Vergine", Pietro Ayres (Santuario della BV. del Pilone)
 
 
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Castello di Monasterolo
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