1667 - UN OMICIDIO IN FAMIGLIA  

DOCUMENTI:
Inchiesta sull'omicidio
di Vittorio Amedeo Solaro

(SOLARO DI GOVONE)
 
 
Il fattaccio
  Il 20 luglio 1667 sul sagrato della chiesa di Govone il conte Vittorio Amedeo Solaro fu brutalmente assassinato per mano di parenti della stessa famiglia.

L'inchiesta della magistratura, riportata dallo studioso Dott. Borra, ci rivela tutti i dettagli dell'episodio: furono raccolti gli interventi di testimoni oculari, e il medico che soccorse e dichiarò la morte della vittima presentò il suo referto (v. DOCUMENTI).
L'assassino fu riconosciuto come Carlo Ubertino Solaro, un cugino alla lontana di Vittorio Amedeo anch'egli vantante diritti feudali su Govone.

  La chiesa di Govone
 
I dettagli dell'agguato
  Vittorio Amedeo fu sorpreso mentre usciva dalla chiesa e colpito ripetutamente da Ubertino con una spada lunga (non era abituale portarne con sé di simili, da qui si evince la premeditazione dell'omicidio).
Vittorio tentò di difendersi e, da un'altra testimonianza, sappiamo che altri due parenti delle opposte fazioni si scontrarono in quel frangente.
Le ragioni dell'omicidio sono oscure, ma sappiamo che non è mai corso buon sangue fra le tre diverse linee in cui, ad un certo punto, si era divisa la famiglia Solaro di Govone (cui si aggiunsero come cosignori i Busca).

 
 
Il retroscena familiare
  Di tali tre linee, Vittorio Amedeo faceva parte di quella che prese in seguito il titolo di Marchesi di Breglio, e che si spese particolarmente in favore di Govone e del castello, oltre che essere in ottimi rapporti con la corte sabauda.
Era infatti fratello di Roberto, che intorno al 1680 iniziò la costruzione dell'attuale castello, e zio di Ottavio Francesco, diplomatico e primo marchese di Breglio.

Di Carlo Ubertino e della sua famiglia invece non si hanno molte notizie: su di loro pesa soprattutto il ricordo e la colpa di questo drammatico assassinio.
   
La storia si fa spettacolo
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