Manoscritto del Journal du Siège (diario dell'assedio) di Torino        
  1706 - GIUSEPPE MARIA E L'ASSEDIO DI TORINO  

DOCUMENTI:
Attestazione genealogica e agnatizia


L'eroico sacrificio di Pietro Micca
(dal Journal du Siège)

(SOLARO DELLA MARGARITA)
 
 
Le origini del ramo
  I Solaro della Margarita ebbero origine da un ramo della famiglia che nel ‘400 si allontanò dal natìo ceppo di Govone per stanziarsi in Mondovì. Il ponte sul monregalese però doveva essere stato gettato però ben prima, dato che già nel 1288 un Solaro era stato podestà della città. L’importanza della famiglia in zona crebbe nei secoli successivi con l’ampliarsi dei suoi possedimenti; il paese di Margarita divenne centro dei suoi interessi e nel 1646 Antonio Solaro ne acquisì il feudo dai Carretto. Nello stesso periodo si attesta che la cartiera locale portava come marchio di fabbrica lo stemma dei Solaro, impresso sulla carta: un segno inequivocabile dell’importanza assunta dal casato in Margarita.
 
 
La carriera militare
di Giuseppe Maria
  Il primo ad ottenere un documento ufficiale sulle origini astigiane della famiglia fu Giuseppe Maria, figlio di Antonio: a lui scrisse Roberto Solaro di Govone, ribadendo che da sempre tra i due rami del casato intercorrevano rapporti d’amicizia parentale (v. DOCUMENTI).
Ma perché a Giuseppe Maria premeva tanto avere un attestato ufficiale della propria ascendenza, se in famiglia era già cosa certa? Semplice: gli serviva come credenziale per poter progredire nella carriera militare presso la corte sabauda. Carriera che lo portò a ricoprire, nel 1706, il ruolo di  comandante dell’artiglieria piemontese nella difesa di Torino dai francesi durante la cosiddetta “guerra di successione spagnola”.
  Giuseppe Maria in un ritratto postumo di Marabotti, 1846
 
Il Journal du Siège:
Giuseppe cronista
di eroi ed eclissi
  E’ grazie a Giuseppe Maria se noi oggi sappiamo come si svolse il famoso assedio di Torino e le gesta che ne fecero eroe Pietro Micca; è grazie al Solaro, perché nel vivo degli accadimenti fu lui a tenerne una cronaca puntuale scrivendo il “Journal du siège” (diario dell’assedio).
Il soldato-minatore Pietro Micca sacrificò la sua vita il 29 agosto del 1706 (ma wikipedia lo fa morire il 30 agosto, verificare) facendo esplodere una galleria attraverso la quale i francesi stavano penetrando in città. Lo sventato attacco / il gesto fu decisivo: pochi giorni dopo i piemontesi ebbero la meglio e le truppe d’oltralpe abbandonarono l’assedio (v. DOCUMENTI).
D’altronde la sconfitta dei francesi era già stata annunciata la mattina del 12 maggio (vigilia dell’inizio dell’assedio) da un chiaro segno celeste, come riporta il Solaro:

  Pietro Micca, dipinto di Andrea Gastaldi (1858)
 
  “Questo giorno fu rilevante per una eclisse straordinaria che si produsse fra le ore nove e le dieci del mattino: poiché tutto il disco solare essendo rimasto nascosto ai nostri occhi per più di un’ora, mai si videro tenebre così spesse sulla terra. Quelli che giudicano gli avvenimenti del Mondo tramite l’osservazione degli astri, ne trassero un malvagio auspicio per la Francia…”
… il “Re Sole” (Luigi XIV) eclissato alla vista del mondo!