>DOCUMENTI:_

  Elogio del Vescovo di Fiesole in memoria di Cesare Solaro
 
Riportato da Pier Paolo Guidi ne "Il Romitorio delle Calle - Storia di un oratorio casentinese"
     
   
     

L'iscrizione fu posta in un tubo di piombo collocato nella tomba accanto al corpo di Cesare:

Qui riposano in pace le spoglie mortali di Cesare Solari Patrizio Torinese, principe della Regione di Villanova, e primo Cavaliere dell'Ordine militare dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Il quale, chiamato da Dio alla perfezione evangelica nel pieno vigore degli anni, lasciò ogni cosa, cioè: il Casato nobile e ricco anzi tutto, la consorte carissima e tre amabilissimi figli ancora fanciulli, al fine di consacrarsi totalmente a Cristo, e vivere ignoto al mondo.
Indossato l'abito povero di San Francesco, andò anzi tutto in pellegrinaggio alle sedi dei SS. Apostoli e alla Casa della Beata Vergine Maria di Loreto.
Mentre poi pellegrinava per questi monti impervii, entrò in questo Oratorio della Beata Vergine detta delle Calle, e fu preso all'improvviso da un così ardente desiderio di onorare la Madre di Dio, da scegliere quel luogo come sua dimora.
Non si può riferire in breve di quanti ed eccelse virtù egli splendette, cioè: della povertà, del sentire dimesso di sè, del fervore della preghiera, della austerità, dell'amore nei confronti del Prossimo, della carità verso Dio e dell'incessante culto verso la Beata Vergine, la cui Immagine ed Altare egli adornò molto elegantemente.
Basti affermare quanto segue: questo uomo integerrimo e disprezzatore del mondo, con l'approvazione e la raccomandazione di tutta questa nobilissima Provincia e del Vescovo diocesano Francesco Ginori, per quarantadue anni condusse tale genere di vita consacrata a Dio.
Finalmente, dopo avere tollerata con grande pazienza una lunga idropisia e consunto dalla vecchiaia, ricevuti tutti i Sacramenti con quella pietà che gli era abituale, morì il 16 Luglio dell'anno 1770 della redenzione.

   
 
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