1800 - EUFRASIA, NOBILDONNA D'ARTE E DI CULTURA  

DOCUMENTI:
L'anima d'una figlia
(poesia inedita di Silvio Pellico)

(SOLARO DI VILLANOVA)
 
 
Eufrasia e Pellico
  La contessa Eufrasia Solaro nacque a Villanova Solaro nel 1790, figlia dei conti Giuseppe Andrea Solaro ed Antonietta Operti. Nel 1808 sposò il conte Carlo Francesco Valperga di Masino. Donna di grande intelligenza e cultura, Eufrasia era in rapporto con i più noti intellettuali del periodo, come emerge dal suo ricco epistolario.
Nel 1830 Eufrasia ospitò al castello di Villanova Solaro Silvio Pellico reduce dallo Spielberg, che nel luglio 1831 vi lesse per la prima volta in pubblico i primi capitoli de "Le mie prigioni". Un anziano nobile amico, anch'esso ospite della contessa, lo supplica di rimandare al futuro la pubblicazione di un libro di tale portata, visti i tempi e le tensioni.

 
 
Il dolore per la figlia
  L'amicizia con Pellico è tale che, quando sulla contessa si abbatte la disgrazia della morte prematura dell'unica figlia (Maria Teresa, spirata nel 1835 a soli 15 anni), l'uomo compone in sua memoria una struggente poesia (v. DOCUMENTI). Nei versi la ragazza si rivolge alla madre, consolandola della dipartita con la suggestione della pace celestiale, superiore a qualsiasi gioia terrena.
Piangimi, o dolce genitrice: a Dio
no, non è oltraggio il tuo materno pianto
(...)
Nel 1845 è il conte Valperga ad andarsene, lasciando Eufrasia vedova e sola.
 
 
Eufrasia artista
  Eufrasia aveva animo e capacità artistiche: si dilettava in particolare con il disegno.
Nel castello di Masino è visibile una sua opera, il "Paesaggio con cascata", un disegno a penna acquerellato databile tra il 1808 e il 1811.
Proprio questa sua vena creativa ed estetica la portò a progettare personalmente l'abbellimento dei parchi delle sue dimore, il castello di Masino e quello di Villanova Solaro.
A Villanova il parco è stato recentemente riportato a quell'aspetto che il gusto della contessa aveva voluto.

 
 
Il lascito della contessa
  Eufrasia era una donna di grande iniziativa, non solo nel campo culturale ma anche in quello sociale: si occupò di istituire un asilo infantile, che su interessamento di Rosmini fece aprire nel proprio palazzo di Torino e per testamento volle fosse mantenuto per sempre, gestito dalle suore della Provvidenza rosminiane.

Eufrasia morì a Torino il 6 aprile 1849, ultima del ramo Solaro di Villanova.
A Villanova si dice che in certe sere il fantasma della contessa appaia sugli spalti del castello o tra gli alberi del parco…
   
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