>DOCUMENTI:_

  L'eroico sacrificio di Pietro Micca, descritto nel Journal du Siège
   
     
   
     

L'azione si svolse in modo improvviso: i nemici ebbero ragione della guardia posta a difesa dello sbocco della capitale alta, ed entrarono nella galleria. Localizzarono immediatamente, sulla destra, la porta della scala che cercavano e, vedendo che era sbarrata, ne iniziarono lo sfondamento. Dall'altra parte, verso la scala, due soldati piemontesi vivevano incalzanti momenti di angoscia: la porta stava per cedere sotto i violenti colpi dei francesi, quando uno di loro, chiamato Pietro Micca, si avvide che il compagno non era ancora riuscito a sistemare la miccia che avrebbe permesso ad entrambi di allontanarsi prima dell'esplosione del fornello, già predisposto per sventare un prevedibile tentativo d'irruzione del nemico. Pietro Micca, più impaziente di quanto l'altro non potesse essere pronto, lo prese per un braccio, lo scostò e gli fece cenno di fuggire e salvarsi. Dopo di che, avvicinò la miccia troppo breve all'estremità della salciccia (una specie di manica lunga che serve ad appiccare il fuoco alla carica della mina e dare il tempo a chi ha fatto l'operazione di allontanarsi) e le diede fuoco: il fornello scoppiò ed il poveretto ebbe minor tempo di allontanarsi di quanto gliene occorresse, poiché lo si trovò poi morto a quaranta passi dalla scala che aveva disceso.

   
 
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